Il governo britannico sarà in grado di monitorare telefonate, messaggini, email e navigazione su internet di tutti coloro che vivono nel Regno Unito in base a una nuova legislazione che sarà annunciata prossimamente a Londra. In base alla nuova legge, le aziende di comunicazione telefonica e sul web saranno obbligate a fornire informazioni in tempo reale su specifiche domande al Gchq, l’agenzia di spionaggio elettronico della Gran Bretagna. La giustificazione di una simile violazione della privacy e dei diritti dell’individuo data dal ministero degli Interni è la lotta al terrorismo.
Nick Pickles, direttore di Big Brother Watch, un’associazione che fa campagna contro l’eccesiva intrusione dello stato nella vita della popolazione, definisce tuttavia la decisione come “un passo senza precedenti che farà adottare al Regno Unito lo stesso tipo di sorveglianza esistente in un paese autoritario come la Cina”. Si tratta, sostiene Pickels, “di un grave attacco alla privacy e non è affatto chiaro se contribuirebbe alla sicurezza pubblica”.