SAMSUNG VS. APPLE: NEMICI NELLE BATTAGLIE BREVETTUALI IN EUROPA MA PARTNER NEGLI AFFARI

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Le denunce reciproche sembrano non scalfire l’accordo esistente tra i due colossi sul fronte degli hardware iOS. A confermare l’ottima sintonia nel business tra le due aziende è la firma dell’intesa per la fornitura dei display nel nuovo iPad, su cui il vendor di dispositivi android vanterebbe l’esclusiva fino alla fine del 2014. Una partnership che farebbe guadagnare a Samsung ben 11 miliardi di dollari per il solo 2012, andando così a rinsaldare il patto già stretto negli ultimi mesi con il rivale statunitense mediante il supporto di componenti anche agli stessi iPhone oltre che alle precedenti versioni dell’iPad.

La fiducia riposta da Cupertino negli standard qualitativi garantiti dall’eterno antagonista nel mercato dei dispositivi mobile non risulta però sufficiente per deporre le armi nei numerosi scontri tenuti nelle aule dei tribunali.

In Olanda è il produttore Sudcoreano ad avere avuto la peggio, per la revoca del blocco dei melafonini grazie alle clausole FRAND legate agli standard tecnologici 3G/UMTS sottoscritti in licenza da Cupertino con l’organo competente europeo ETSI (European Telecommunications Standard Institutes). La Corte dell’Aia ha stabilito che gli iPhone 4S non infrangerebbero alcun brevetto proprietario associato alla connettività 3G, proprio perché trattasi di tecnologia “licenziata per estensione attraverso l’acquisto dei chip di Qualcomm”, lo stesso hardware presente, non a caso, anche nei device sudcoreani frutto di un accordo firmato con lo stesso chipmaker. Un giudizio che fa prevalere il principio dell’esaurimoento del diritto di proprietà invocato da Samsung.
In Germania è invece la Apple ad incassare un brutto colpo, vedendo sospesa l’ingiunzione preliminare avviata contro Samsung e volta ad inibire le vendite dei dispositivi asiatici “rei” di violare un modello di utilità della Mela, quello relativo alla tecnologia di sblocco sugli smartphone touchscreen “slide-to-unlock”. Lo stesso sistema che gli aveva fatto aggiudicare una vittoria contro Motorola Mobility nel 2011, ma che stavolta risulta rimesso al giudizio dell’Ufficio Marchi e Brevetti tedesco, con il rischio di veder mettere in dubbio la legittimità del modello di utilità contestato e lasciando per giunta al titolare (la Apple) l’onere della prova.

Due battute d’arresto e vittorie importanti che, specie sul lato hardware, riflettono il legame a doppio filo esistente tra i due colossi. Una “complicità” nel business della componentistica messa a nudo anche dallo staff di iFixit che smontando il nuovo iPad già in vendita negli Stati Uniti (in Italia dal 23 marzo), ha confermato la presenza di alcuni numeri di serie associati a Samsung sul lato display mentre sul fronte della gestione dei consumi energetici nonché quello per la connettività 4G (Lte) e 3G, ribadisce il ruolo centrale del chipmaker Qualcomm.
Una “dipendenza” dalla componentistica hardware e dai contenziosi legali per violazione di licenze che risulta presto motivata con un dato significativo: nel 2011 la Apple avrebbe depositato “solo” 676 brevetti contro i 4.894 registrati da Samsung balzata al secondo posto, subito dopo IBM con il suo record di 6.180 concessioni di proprietà intellettuale.
La sfida lanciata dall’ultimo iPad potrebbe rivelarsi un’ottima risorsa per Cupertino che già da giovedì scorso ha visto le azioni di New York salire a 600 dollari con aspettative di vendita del tablet pari a 326milioni di unità entro il 2015. Numeri che a dispetto dell’assenza di sostanziali novità, contestata al dispositivo di terza generazione, ne potrebbero fare un concorrente diretto nel mercato già affollato dei personal computer (fonte Gartner)
Manuela Avino

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