«Todos Caballeros a Viale Mazzini», scrive Libero. Il quotidiano di Belpietro evidenzia la mole di promozioni arretrate della Rai. Una quarantina di giornalisti della tv pubblica chiede lo scatto di carriera.
L’Usigrai si defila (colpevolmente?) e delega la questione al cdr che non ha il potere per risolvere il problema. Ecco che i giornalisti hanno sollecitato la commissione paritetica, l’organo di garanzia interno della Rai che si occupa di risolvere i dissidi sindacali, per ottenere le promozioni arretrate. Per la maggior parte si tratta di giornalisti del Tg1, e il passaggio richiesto è da caposervizio a caporedattore.
Qualche richiesta assume i connotati di una pretesa velleitaria, ma in altri casi la promozione è legittima.
Ma come mai la Rai e soprattutto il tg dell’ammiraglia hanno una così folta schiera di richieste di promozione?
Il problema nasce circa 2 anni fa. Viale Mazzini, con una circolare interna, causa problemi economici, vietò i passaggi di carriera. Ovviamente l’azienda doveva tirare avanti e molti hanno coperto dei ruoli dirigenziali senza il relativo riconoscimento del grado.
C’è da dire che il Tg1 ha un vertice fisiologico di 6 vicedirettori. Attualmente, dopo l’allontanamento di Minzolini ce ne sono, sulla carta, solo tre; al Tg2 e al Tg3 sono 5.
Certo è che se 2 anni fa la Rai non aveva i soldi ora, visto il piano di austerità, ne avrà ancora meno per rinfoltire la schiera dei notiziari.
Per ora solo il quotidiano di Belpietro ha evidenziato tale discrasia tra compiti eseguiti e riconoscimenti di grado.
È probabile che, se le parti si non accorderanno per una soluzione pacifica, ne sentiremo parlare.
Egidio Negri