CONSIGLIO DI STATO: SIAE SPIEGHI GLI 80 MILIONI DI EURO PERSI NEL ‘CRAC LEHMAN’

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La Siae dovrà spiegare ai propri soci come è stato possibile perdere 80 milioni di euro investiti in titoli Lehman Brothers e quali misure l’ente abbia adottato per recuperare i soldi. Questi gli effetti di una sentenza del Consiglio di Stato che si è pronunciato in merito a un ricorso presentato dal Codacons, che ha riferito la notizia. «Fin dal 2009 – si legge in una nota Codacons – l’associazione sta cercando, attraverso una serie di istanze d’accesso puntualmente respinte dalla Siae, di avere conoscenza degli atti posti in essere dalla stessa Siae a tutela del suo patrimonio e di quello dei soci in conseguenza del crac Lehman Brothers, che ha prodotto la perdita di circa 80 milioni investiti dall’ente in titoli della società fallita». Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza «in cui ha chiarito come la richiesta del Codacons non fosse mirata a un ‘sindacato ispettivo’, e ha dunque riconosciuto il diritto dell’associazione a visionare le carte relativa alla gestione del crac da parte della Siae».
L’istanza a suo tempo presentata in sede amministrativa ha chiesto l’ostensione degli atti posti in essere dalla Siae a tutela dell’integrità del patrimonio suo e di quello dei soci in conseguenza del sopra richiamato ‘crack’. Per il Codacons dell’esistenza di tali atti non si può dubitare, perché la Siae – sia in sede amministrativa sia in quella giurisdizionale – ne ha contestato l’ostensione per ragioni esclusivamente riferibili alla posizione dei ricorrenti. A maggior ragione – prosegue la nota – sembra «fondata la pretesa formulata sostanzialmente in via subordinata, volta a conoscere i soli estremi degli atti emessi dalla Siae, per la tutela dell’integrità del proprio patrimonio (e, conseguentemente, di quello dei soci) a seguito del crack cui sopra si è fatto riferimento».

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