Sul caso Agcom e il rischio che venga trasferita la sede legale da Napoli a Roma, ieri è intervenuta anche la Provincia di Napoli. «Ho sollecitato – ha affermato il presidente Luigi Cesaro – ed ottenuto da Mario Valducci, presidente della Commissione della Camera sulle Telecomunicazioni, che al più presto si discuta dell’inopportunità del trasferimento della sede legale dell’Agcom (l’Autorità delle comunicazioni, ndr) da Napoli a Roma, ipotesi caldeggiata dal presidente dell’Autorithy Corrado Calabrò».
Il riferimento è al contenuto della lettera, diffuso ieri dal Corriere del Mezzogiorno, firmata da Calabrò e inviata al consigliere regionale Pdl Bianca D’Angelo, nella quale si certificava la volontà di spostare la sede legale dell’ente nella Capitale, depotenziando ulteriormente gli uffici napoletani. «Calabrò sbaglia – aggiunge Cesaro -, ritengo tale decisione assurda, inopportuna e assolutamente fuori luogo. Ricordo che lo spirito che indusse a scegliere Napoli quale sede centrale dell’agenzia fu quello di dotare il territorio di un centro decisionale importante per il Mezzogiorno, anche per compensare un centralismo operativo di Roma e Milano nel campo delle comunicazioni».
«Spostare tale sede – ha proseguito – risulterebbe un clamoroso passo indietro, con un’azione in palese contraddizione con una politica federale che si vuole applicare per un’Italia più efficiente e competitiva. Non intendo comunque limitarmi a tale azione parlamentare». Infatti, il passo successivo del numero uno di piazza Matteotti è stato l’incontro con i rappresentanti territoriali della Cisl; occasione in cui è stata caldeggiata la possibilità di un incontro interistituzionale con il governatore Caldoro per scongiurare il trasferimento della sede legale dell’Authority nella Capitale.
«Inoltre – ha concluso Cesaro – nei prossimi giorni incontrerò Bianca D’Angelo, da mesi impegnata su questo argomento, per confrontarmi e studiare insieme altre iniziative comuni». La stessa consigliera regionale del Pdl auspica «la massima sinergia istituzionale e l’impegno di tutti».