FREQUENZE TV: BOCCIATO EMENDAMENTO

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Il Governo Monti conferma che per restare in vita deve rispondere al suo azionista di maggioranza, ovvero il Pdl di Silvio Berlusconi. L’ennesima dimostrazione è il no all’asta sulle frequenze tv, come invece chiesto dall’IdV, per cancellare il cosiddetto beauty contest. Ancor più grave il fragoroso silenzio di Pd e Terzo polo sull’argomento.

E’ netto il giudizio di Antonio Di Pietro: “Oggi con la bocciatura dell’emendamento dell’Italia dei Valori, che imponeva di mettere subito all’asta le frequenze televisive, abbiamo avuto la conferma che questo Governo continua ad essere prigioniero di Berlusconi e dei suoi sodali”.

Per il leader IdV è inconcepibile che “mentre si chiedono sacrifici alla povera gente, ai giovani, ai pensionati, ai precari, si fanno lauti regali a Mediaset e alla Rai. In fondo, siamo stati gli unici a denunciarlo sin dal primo momento, quest’esecutivo è in vita grazie agli accordi sottobanco fatti anche di scambi tra frequenze regalate a Berlusconi e voti di fiducia da parte del Pdl. Anche questa volta, lo spot del Governo sul blocco del Beauty Contest si è rivelato solo una bolla di sapone: fumo negli occhi dei cittadini che pagheranno sulla loro pelle. E’ uno schiaffo agli italiani e l’ennesimo favore ai soliti noti. L’IdV – avverte Di pietro – non si arrende e proseguirà in solitudine questa battaglia, visto che questa pseudo maggioranza al completo continua a fare orecchie da mercante e a tacere rendendosi complice”.

Vanno alla carica anche il Presidente dei Senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, e il Capogruppo in Commissione Attività Produttive Patrizia Bugnano: “Il Governo delle finte liberalizzazioni si nasconde dietro la declaratoria di inammissibilità da parte del Presidente della X Commissione del Senato dell’emendamento IdV per cancellare il beauty contest e decide così di non mettere all’asta le frequenze televisive. Gettando la maschera – sottolineano i due parlamentari IdV -, l’Esecutivo Monti dimostra di volersi occupare solo dello sviluppo economico dei poteri forti. Nonostante le promesse, le dichiarazioni e le conferenze stampa viene tutelato l’azionista di maggioranza del Governo, l’on. Berlusconi, nel silenzio di Pd e Udc che, in questo modo, diventano corresponsabili di questa nuova porcheria”.

Belisario e Bugnano fotografano una realtà che ormai è sotto gli occhi di tutti: “Il decreto sulle liberalizzazioni si è rivelato utile solo a proteggere gli oligopoli. L’emendamento dell’IdV per la revoca del beauty contest, infatti, è stato dichiarato inammissibile solo per regalare a Mediaset, Rai e Telecom le frequenze tv senza indire un’asta pubblica. È l’ennesima occasione sprecata per accrescere la concorrenza e il pluralismo nel mercato televisivo, che causerà alle casse dello Stato una perdita di svariati miliardi di euro. E’ una vergogna scandalosa – concludono – chiedere sacrifici ai cittadini per poi regalare beni pubblici ai padroni del mercato tv”.

Ma non c’è solo la vergogna del beauty contest. Il governo sembra intenzionato ad annientare anche quel patrimonio di informazione e libertà, di professionalità e posti di lavoro rappresentato dall’editoria locale. Denunciano ancora Belisario e Bugnano: “Si vuole strozzare il mercato costringendo le emittenti locali a chiudere i battenti. La X Commissione ha voluto ancora una volta favorire l’impero televisivo Mediaset a danno delle piccole realtà”.

“L’IdV ha proposto di riportare dal 2014 i contribuiti annui alle tv locali a 270 milioni di euro, così come previsto per legge, eliminando subito i tagli che sono stati fatti. La dichiarazione di inammissibilità del nostro emendamento è un colpo di mannaia sul pluralismo, lo sviluppo economico e l’occupazione. Gli oligopoli nel settore televisivo impediscono l’apertura del mercato e il decreto liberalizzazioni non sta facendo altro che blindare e rafforzare le posizioni consolidate. Quest’ennesima decisione illiberale – concludono Belisario e Bugnano – peserà come un macigno sul Governo e la sua maggioranza politica”.

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