Le polemiche si trascinano da giorni, ma la decisione di agire e operare censura è arrivata soltanto oggi. Il sito web della Cnn è diventato inaccessibile dalla Cina, dopo la protesta formale del governo cinese verso la televisione americana. Al centro del dibattito le affermazioni del commentatore Jack Cafferty. Il direttore dell’ ufficio di Pechino della Cnn, Jaime FlorCruz, ha affermato di essere stato convocato dal ministero degli esteri, dove gli è stata espressa «l’indignazione» del governo cinese per le affermazioni del commentatore. Il comunicato con quale ieri la Cnn ha affermato di «non aver voluto offendere la Cina» è stato giudicato insufficiente da Pechino.
Nel corso della trasmissione, Cafferty ha sostenuto che «i cinesi sono gli stessi teppisti e disgraziati che erano 50 anni fa» perchè «ci avvelenano con i giocattoli al piombo e con il cibo per animali avariato», in un chiaro riferimento agli scandali nei quali sono stati coinvolti i cinesi negli ultimi dodici mesi. In quello che ha definito un «chiarimento», Cafferty ha in seguito precisato di essere riferito al governo, e non al popolo cinese.
Il blocco del sito della Cnn viene pochi giorni dopo che è stato nuovamente reso accessibile quello della rete televisiva britannica Bbc, boicottato per una decina d’ anni a causa, si ritiene, di un servizio che mostrava in luce negativa il figlio dell’ ex-leader Jiang Zemin. Il braccio di ferro è destinato a proseguire. (La Stampa)