LE EMITTENTI PIU SANZIONATE DALL’AGCOM

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L’Autorità esercita il potere sanzionatorio: d’ufficio, ove nello svolgimento dei suoi compiti istituzionali venga a conoscenza di infrazioni; su denuncia dei soggetti interessati; su segnalazione della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, della Guardia di Finanza e degli Ispettorati Territoriali del Ministero delle Comunicazioni. Dei 38 procedimenti avviati davanti all’Autorità dall’inizio della campagna elettorale, 5 si sono conclusi con l’archiviazione, mentre i restanti hanno imposto l’osservanza delle disposizioni di legge da parte delle emittenti televisive interessate dal provvedimento sanzionatorio. La tipologia di programmi maggiormente oggetto di sanzioni è anzitutto il telegiornale e poi anche le trasmissioni a prevalente contenuto informativo, in cui assume carattere rilevante l’esposizione di opinioni e valutazioni politiche.
A detenere il primato delle sanzioni, Rete 4, soprattutto con i suoi tg, che ha ottenuto 10 provvedimenti sanzionatori; seguita a breve distanza, da Rai 1, con i suoi programmi informativi, sia i telegiornali che la trasmissione Porta a Porta, con 8 provvedimenti; subito dopo, Canale 5, con i suoi tg e Matrix di Mentana, sanzionati nel complesso 7 volte; totalizzano 5 sanzioni i tg di La 7 e MTV Flash, notiziario dell’emittente omonima; 4, infine, le sanzioni che hanno colpito la programmazione di Rai 2, di Rai 3, anche per la trasmissione di Floris Ballarò e Italia 1, quest’ultima nelle edizioni di Studio Aperto.
Ad essere sanzionati, quindi, i telegiornali e i programmi informativi di tutte le reti nazionali. Nell’operare la sua funzione sanzionatoria, l’Autorità si preoccupa tanto di sanzionare i comportamenti dei programmi o tg che non osservano il rispetto di un’equilibrata partecipazione di tutte le forze politiche in campo, tanto di ripristinare con effetto immediato la partecipazione di soggetti politici a cui non sia stato dato pari accesso nella programmazione televisiva in modo da avere pari visibilità e pari presenza, tanto di garantire che tra le coalizioni maggiori, PD e PDL, ci sia un equilibrio di partecipazione e possibilità di espressione. Nelle parole dell’Autorità, si sanzionano, infatti, anzitutto i “programmi di approfondimento nei quali assume carattere rilevante l’esposizione di opinioni e valutazioni politico-elettorali nella misura necessaria al ripristino della parità di trattamento delle diverse forze politiche”. Ma l’attenzione dell’Autorità Garante è anche rivolta a quei programmi in cui, violata la par condicio, e non garantita parità di accesso a tutti i partiti politici in competizione, “va garantita prevalente partecipazione al soggetto politico segnalante nella misura necessaria al ripristino della parità di trattamento al fine di assicurare la più ampia ed equilibrata presenza e possibilità di espressione alle forze politiche concorrenti sui temi della competizione elettorale in corso di svolgimento”. Infine, l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha imposto in alcune sue delibere “un maggior equilibrio tra i tempi di parola riservati a PD e PDL da una parte e il complesso delle altre forze politiche e adeguato accesso all’informazione alle liste che hanno fin qui conseguito una irrilevante presenza nel complesso dell’area dell’informazione”.
Fabiana Sergiacomo

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