La decisione di Monti di cancellare i contributi diretti all’editoria, contenuta nella manovra cosiddetta salva-Italia è criticata dal senatore del Pd Vincenzo Vita. Dopo l’intervento messo in atto da Tremonti quando era ministro dell’Economia, il fondo sull’editoria può contare per quest’anno sull’88% di quanto percepito nel 2010, cifra destinata per il 2012 a scendere al 30% e per il 2013 addirittura al 15%. Percentuali del tutto insufficienti. «Il problema è che la questione editoria non sembra essere tra le priorità di questo governo», spiega Vita. «Si pone una questione di tempi, che sono necessariamente stretti. Se davvero Monti vuole mettere mano al settore lo faccia, ma prima serve rimpinguare il fondo di almeno 80-90 milioni di euro, altrimenti cento giornali chiudono e quattromila persone perderanno il loro lavoro».