Nonostante i quasi 4 milioni che riceve ogni anno grazie ai contributi previsti dalla legge sull’editoria, la Padania, organo ufficiale del Carroccio, perde qualcosa come un milione di euro ogni anno. Da ieri i 31 giornalisti sono in sciopero delle firme, fino a quando il direttore Leonardo Boriani non metterà nero su bianco gli impegni, finora rimasti lettera morta, per il rilancio del quotidiano: una rinfrescata grafica, un formato diverso e più appetibile per i lettori, maggiore attenzione alla politica. Insomma, un rilancio che permetta di uscire dalla logica dei puri tagli alle spese del personale giornalistico.
Per il momento, il direttore generale, per porre rimedio alla diminuzione delle vendite (tiratura ufficiale 60mila copie) ha prospettato un futuro prossimo non certo roseo: incentivi all’esodo, cassa integrazione a rotazione, contratti di solidarietà e quant’altro può servire ad alleggerire i costi con pesanti tagli. (La Repubblica)