Il consigliere del Cda Rai, Sandro Curzi, espone, in un’intervista apparsa sul Corriere della Sera, le sue perplessità sul futuro della Rai. Curzi parte dalla lettura dei dati di share: a marzo lo share medio è stato di 39,94%, Rai1 ha ceduto la leadership a Canale 5. Per non parlare dei dati di giovedì scorso, quando, in prima serata, la Rai ha segnato il 31,17% contro il 51,56%. “Dato mai visto, non ne ricordo uno uguale”. Secondo l’analisi di Curzi, i mali della Rai sono gli stessi che affliggono l’Alitalia: il ritardo tecnologico, un mondo politico ostile (“Nessuno sembra voler scommettere sul nostro futuro”), l’eccessiva resistenza sindacale (“La Rai è vittima di piccole corporazioni, microfeudi purtroppo, spesso, difesi con miopia dalle sigle ufficiali”), le difficoltà nell’affrontare il mercato globale. “La morale è purtroppo che se la politica non si occuperà della Rai, nei prossimi due anni, si rischia davvero un effetto Alitalia”.
Fabiana Cammarano