Nella Gazzetta Ufficiale n. 265 del 14 novembre 2011 sono stati pubblicati la legge di stabilità 2012 (legge 12 novembre 2011, n. 183) e il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per il triennio 2012-2014 (legge 12 novembre 2011, n. 184).
Per quanto riguarda il Bilancio di previsione, viene autorizzato il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare, con propri decreti, le variazioni compensative di bilancio occorrenti per finanziare le spese sostenute dalle amministrazioni statali e dagli enti pubblici non territoriali al fine per la pubblicità istituzionale. Questi, infatti, sono tenuti a destinare alla pubblicità su giornali quotidiani e periodici una quota non inferiore al settanta per cento delle spese per la pubblicità previste in bilancio.
Sempre in ambito di stanziamenti a favore dell’editoria, la legge di stabilità, nella tabella C, incrementa i fondi per il sostegno all’editoria (missione Comunicazioni – programma Sostegno all’editoria, Cap. 2183) per gli importi di euro 19.550.727 euro per l’anno 2012, di euro 16.257.524 per l’anno 2013 e di euro 12.920.019 per l’anno 2014. In poche parole vengono ridotti (rispetto a quelli precedentemente fissati) i tagli precedentemente previsti per il comparto.
Per quanto riguarda le tv invece, la legge di stabilità, ai commi 7 e 8 dell’articolo 33, prevede che l’extragettito della vendita delle frequenze della banda 800 MHz (Canali dal 61 al 69), ammontante a circa 1,6 miliardi di euro, vada ripartito per 850 milioni di euro all’ammortamento dei titoli di stato e per 750 milioni di euro a vari ministeri. Dunque alle tv non va nulla in più rispetto ai 240 milioni di euro già previsti dalla finanziaria dell’anno scorso (legge n. 220/2010) a titolo di indennizzo per l’esproprio delle frequenze.
Per il settore delle libere professioni, la legge 183/2011 prevede che, con decreto del Presidente della Repubblica, entro la fine del 2012, venga approvata una riforma degli ordini. A tal riguardo vi sono due novità: la prima è che viene consentita la costituzione di società per l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico. Sarà un regolamento del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico a disciplinare i criteri e le modalità affinché l’esecuzione dell’incarico professionale conferito alla società sia eseguito solo dai soci in possesso dei requisiti per l’esercizio della prestazione professionale richiesta. Un’altra novità rilevante è che viene liberalizzata la determinazione del compenso spettante al professionista con l’eliminazione delle tariffe professionali.
Al fine di promuovere l’occupazione giovanile, per i contratti di apprendistato stipulati tra il 1° gennaio 2012 ed entro il 31 dicembre 2016, è riconosciuto uno sgravio contributivo del 100 per cento ai datori di lavoro che occupano un numero di addetti non superiori a nove.
Al fine di incentivazione del telelavoro, alla lavoratrice madre o al lavoratore padre, anche quando uno dei due sia lavoratore autonomo, ovvero quando abbiano in affidamento o in adozione un minore, è consentito usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e dell’organizzazione del lavoro. Inoltre, la modalità del telelavoro può essere utilizzata anche per rispettare le quote di riserva per l’inserimento dei lavoratori disabili.
Al fine di ridurre gli oneri amministrativi gravanti sulle imprese e di semplificare la gestione del rapporto di lavoro è autorizzato allo svolgimento delle attività di intermediazione anche l’Ente nazionale di previdenza e di assistenza per i lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico, con esclusivo riferimento ai lavoratori dello spettacolo.
Si ricorda che le misure in oggetto entrano in vigore a partire dal 1° gennaio del 2012.