SE STEVE JOBS FOSSE STATO ITALIANO NON AVREBBE POTUTO CREARE LA SUA IMPRESA: PAROLA DI BLOGGER

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“Mettiamo che Steve Jobs sia nato in provincia di Napoli…”: un blogger italiano ha fatto il pieno di clic su siti e social network, anche all’estero, raccontando sul suo sito la favola amara dello Steve Jobs napoletano. Antonio Menna, giornalista che si definisce “precario della comunicazione”, è arrivato alla conclusione che la Apple non sarebbe mai nata. Il suo blog ha ricevuto 130mila visite in un giorno e mezzo. Anche il quotidiano economico francese Les Echos pubblica online la parabola, rilanciata dall’agenzia Afp.
Il racconto di Menna, che è circolato molto su Facebook, racconta le peripezie di due giovani napoletani che sognano di creare un computer rivoluzionario. Stefano Lavori (traduzione letterale di Steve Jobs) non va all’università, è “uno smanettone” (un geek ovvero un pazzo dell’informatica, scrive l’Afp).I due amici sono confrontati con molti problemi amministrativi, burocratici, senza parlare delle difficoltà di trovare il denaro. Come Jobs, il fondatore della Apple, scelgono un garage come sede della loro impresa. Dopo alti e bassi (più bassi che alti), gli informatici in erba ricevono la visita della camorra, che li costringe a versare una parte del denaro guadagnato. Rassegnati, pagano. Il padre di Stefano Lavori, che possiede il garage e l’aveva prestato al figlio, lo riprende e decide di affittare posti auto, “che è meglio”.

La storia va a finire in modo purtroppo realistico: “I due ragazzi si guardano e decidono di chiudere il loro sogno nel cassetto. Diventano garagisti”. “Ho ricevuto 130mila visite in un giorno, su un blog che raccoglieva di solito 100-150 lettori per ogni articolo. Non mi aspettavo un boom del genere”, dice Menna al telefono con il Corriere della Sera.
(ilsole24ore.com)

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