Con il via libera alla presidenza Rai per Marcello Foa, si apre la stagione delle nomine ai vertici della radio-tv di Stato. Le indiscrezioni si affastellano, i nomi si alternano con velocità e accanto a quelli di cui si parla già da settimane ecco spuntare new entry che potrebbero dire la loro nella corsa alle poltrone in Rai.
Alla direzione del Tg1 al nome del napoletano Gennaro Sangiuliano, attualmente vicedirettore della testata e direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, ritenuto vicino alla Lega, si unisce quello di Alberto Matano, ex Ansa e oggi conduttore del Telegiornale che sarebbe gradito ai vertici del Movimento Cinque Stelle. Accanto a loro, si parla anche di Luciano Ghelfi (mantovano, quirinalista del Tg2) e Roberto Pacchetti (varesino, caporedattore centrale di Rai Sport Milano). Nelle ultime ore sarebbe spuntata anche l’ipotesi di affidare il tg della rete ammiraglia a Franco Di Mare, anch’egli napoletano e già inviato di guerra Rai.
Degli stessi nomi si parla quando l’argomento diventa, invece, la direzione del Tg2. A conferma dell’interdipendenza delle nomine tra l’una e l’altra testata. Nulla, invece, dovrebbe cambiare in casa Tg3. Foa avrebbe intenzione di lasciare la terza rete all’opposizione e, quindi, di non mettere mano (in una chiave di equilibri politici) la linea editoriale del tg. Dovrebbero, perciò, ottenere conferma sia Luca Mazzà che Stefano Coletta. Se ciò non dovesse accadere – come alcune voci continuano a figurare – l’eredità del Tg3 potrebbe essere raccolta dalla giornalista, quirinalista del Tg1, Simona Sala. In alternativa la Sala potrebbe correre per la direzione di Rainews24 dove, però, sono forti le indiscrezioni che parlano di una sostanziale conferma per Antonio Di Bella.
Dove la Lega ha ragione di voler giocare fino in fondo la sua battaglia è nei tg regionali. Allo stato attuale, alla Tgr è stato affidata la direzione ad interim al vicedirettore di RaiNews, Alessandro Casarin. Una conferma – di cui diverse fonti parlano con insistenza – farebbe avverare un ritorno per il giornalista lombardo alla guida della rete locale dei tg Rai dopo le dimissioni dalla carica, assunta nel febbraio 2012, rassegnate nel settembre 2013.
C’è fervore anche nelle redazioni sportive. Dopo gli scontri, anche duri, tra il vecchio management e i giornalisti Rai (al centro della furiosa querelle di qualche mese fa finì anche la mancata aggiudicazione dei diritti tv per i Mondiali di Russia) si parla con insistenza di una “promozione” per il noto volto tv Jacopo Volpi. Accanto alla sua, emerge la “candidatura” di Maurizio Losa, attualmente vicedirettore della struttura e responsabile del palinsesto RaiSport. Al comparto “Radio” dello Sport potrebbe emergere il nome di Paolo Corsini.
Il Giornale Radio, invece, dovrebbe “toccare” ai grillini per cui il nome forte è quello dell’attuale redattore politico del Tg2 Giuseppe Carboni.
Un’altra battaglia ancora, invece, investirà il settore della pubblicità e delle risorse su cui Forza Italia pare essere molto interessata. E, dall’altra parte della barricata, c’è già la fiera posizione del M5S che è seriamente intenzionata a non fare sconti a Silvio Berlusconi né “a offrirgli garanzie” perché l’intenzione è quella di “rimettere in moto” Saxa Rubra. Lo ha tuonato, il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, a La7. Ci sarà da credergli anche perché, nel frattempo, i rapporti tra Matteo Salvini e il capo di Forza Italia vanno logorandosi di giorno in giorno.
Infine, le direzioni di rete. Se pare fattibilissima la nomina alla direzione di Rai Uno per il pugliese Marcello Ciannamea mentre, per la seconda rete, si vocifera dell’ex vicedirettrice Rai1, oggi a capo di Rai Teche, Maria Pia Ammirati. Il primo sarebbe gradito alla Lega, la seconda, invece, ai Cinque Stelle. Gira con insistenza, però, anche il nome di Carlo Freccero a cui affidare consulenza e direzione per i comparti culturali e dell’intrattenimento della Rai.