Il duemilanove è un anno durissimo per l’intero settore dell’editoria. Ad oggi una trentina di società editoriali hanno fatto ricorso alle leggi sugli ammortizzatori sociali per esodi “strutturali”, quindi definitivi. A fine novembre si sfiorava quota 600, tra prepensionamenti, cassa integrazione straordinaria, in deroga, e contratti di solidarietà. Il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, ha stimato in almeno 700 forse più, i colleghi che lasceranno le aziende entro la fine del 2010.
“Da queste considerazioni – si legge in una nota diffusa dalla Fnsi – emerge chiara la necessità che si faccia il punto sul settore. Che il governo, mantenga gli impegni presi, di fare al più presto gli Stati generali dell’Editoria, per individuare gli strumenti di sostegno all’editoria all’altezza della situazione. Una politica di mero taglio dei costi attraverso la legge 416 non paga, non è in grado di mettere in campo una strategia e gli strumenti adatti all’uscita dalla crisi”.
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