Arriva per bocca del presidente Angelo Marcello Cardani il primo comunicato ufficiale dell’Agcom dopo il rinvio alla Corte Costituzionale della discussa delibera avente ad oggetto la tutela del diritto d’autore online. Cardani difende l’operato dell’Autorità durante i primi sei mesi di applicazione del regolamento: “108 istanze non sono tante, ma nemmeno irrilevanti. Una generale diminuzione degli accessi ai siti pirata dimostra che c’è stato un aumento della sensibilizzazione dell’utenza. E non bisogna dimenticare che l’Italia è uscita dalla watch list statunitense in cui figurava da 25 anni”. Cardani non ritiene che la delibera abbia causato abusi di potere nella procedura di enforcement: “Il 40% delle istanze sono state archiviate per adeguamento spontaneo,. Il 30% per vizi di procedibilità. Il buonsenso ci ha imposto di archiviare il procedimento in 8 casi nei quali la disabilitazione del sito si è rivelata una misura non proporzionale alla violazione riscontrata”. Il presidente Agcom non è preoccupato per il futuro verdetto della Consulta: “Il Tar ha sostanzialmente riconosciuto che può esistere un doppio binario amministrativo e giudiziario, delegando giustamente alla Corte l’esame sui profili di costituzionalità. Avvenuta la valutazione, riprenderemo l’attività a pieno regime”.
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Diritto d'Autore Copyright, Cardani frena in attesa della decisione della Consulta sul regolamento Agcom