Questa mattina, approfittando di essere in anticipo, mi sono trattenuto ben volentieri con Gigi, il mio caro amico edicolante sotto casa. Cercavo qualche rivista sulle tecnologie ma non avevo le idee molto chiare. La scelta era ampia. C’era di tutto di più. E così ho iniziato a dare uno sguardo in generale a tutte le riviste che erano esposte. Ce ne fosse stata UNA senza qualche promozione di abbonamenti a prezzi ridotti. Più che riviste sembravano coupon che promuovevano abbonamenti scontati dal 50% all’80%. In alcuni casi la copertina nemmeno si vedeva. Resto basito. Chiedo a Gigi che senso avesse vendere una rivista mensile a 5 euro quando poi all’interno trovi una promozione che ti consente di avere tutti i numeri a casa per 30 euro all’anno. E’ l’ultima fregatura per gli edicolanti, presi ormai per il cappio da editori senza scrupoli che utilizzano la rete di vendita prima come bancomat e poi come vetrina per i loro affari. Il risultato? Ho comprato due riviste (ma solo per signorilità e rispetto del lavoro di Gigi) ma nemmeno le ho lette. Questa volta la mia arrabbiatura è stata la medesima del mio amico giornalaio. Mi sono sentito preso in giro quanto lui…