Con la legge di conversione del Decreto Milleproroghe (DL 150/2013), che è stato definitivamente approvato dal Senato e che, come ormai da molti anni, rinvia scadenze e termini che non è stato possibile rispettare per svariate ragioni. Tra i vari slittamenti, quelli di cui ci siamo maggiormente occupati nei giorni scorsi riguarda l’applicazione del POS obbligatorio per i professionisti. Anzitutto ricordiamo che l’obbligo del POS per i professionisti sarebbe dovuto scattare il 1° gennaio 2014, ma proprio la mancanza del decreto attuativo ha fatto slittare il termine. A quando?
L’obbligo scatta a partire dall’entrata in vigore del decreto, cioè 60 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tradotto, significa che i professionisti dovranno avere il loro dispositivo POS a partire dal 28 marzo 2014. Nel periodo compreso tra il 28 marzo e il 30 giugno 2014 sono chiamati a rispettare l’obbligo solo quei professionisti che, nell’anno precedente, hanno registrato un volume di fatturato superiore ai 200 mila euro. Il pagamento minimo che si potrà perfezionare con il POS è stato fissato in 30 euro. Entro 90 giorni dalla entrata in vigore del decreto interministeriale (e quindi proprio entro il 30 giugno 2014) il MiSE e il MEF si riservano il potere (nel testo di legge vi è scritto “possono” e non “devono”) di emanare un secondo decreto interministeriale che individui nuove soglie e nuovi limiti di fatturato diversi … come a dire che le sorprese non sono ancora finite. E, infatti, la proroga “generica” contenuta nel Milleproroghe fa ritenere che a partire dal 30 giugno tutti i professionisti dovranno munirsi del dispositivo per il POS a prescindere dal proprio livello di fatturato.
Se così fosse, gli edicolanti saranno obbligati, come tutti gli altri esercizi commerciali, di dotarsi di sistemi di pagamento elettronico. Un gran bel favore alle banche. Complimenti a chi legifera…